L’esperienza del gruppo giovani di San Galdino è nata all’inizio di Febbraio 2014 e continua a svilupparsi, a cambiare e a crescere. Questo gruppo cresce di importanza per noi che vi partecipiamo dopo ogni incontro. È proprio per questo motivo che questo breve articolo, per oggi, è scritto a quattro mani; perché possa passare più efficacemente il messaggio di cosa significa, per noi, il gruppo giovani. Non è stato semplice far cominciare questa avventura: ogni volta che si cerca di far partire un nuovo progetto che coinvolga più persone, ognuna con i suoi impegni, la sua vita e le proprie difficoltà, si rischia sempre di partire in quarta e di esaurire in poco tempo l’entusiasmo, per poi arrivare al punto in cui quella grande idea passa dalle aspettative ai ricordi, avendo lasciato soltanto una traccia sbiadita. Ma questo piccolo articolo è la prova di come, grazie all’impegno dei componenti di questa realtà sempre più numerosa, l’entusiasmo e la voglia di camminare insieme non si siano erose, ma anzi, siano cresciute sempre più.
Le esperienze del gruppo sono molteplici. Tutto parte, di solito, da una cena in compagnia in salone a San Galdino e si continua con la visione di un film, con una discussione, con la visita ad una mostra, con la preghiera di Taizè. Il culmine – fino a questo momento – è probabilmente rappresentato dalla fantastica esperienza di quest’estate: il pellegrinaggio da Acquapendente a Roma. Abbiamo percorso più di 150 km a piedi, sotto il sole o con la pioggia (leggera, per fortuna), ma sempre con il sorriso sulle labbra e la forza di qualcuno di noi accanto. Durante quei giorni così intensi e faticosi il gruppo ha dato tanta forza ai singoli, ma l’ha anche ricevuta. Per questo l’entusiasmo di quel Febbraio non finisce. Il gruppo giovani si autoricarica e si alimenta dei rapporti che crescono fra noi singoli componenti.
“Per me, questa esperienza è stata un po’ un salto nel buio – dice Maria – che però mi ha sorpreso positivamente! La cosa che mi affascina di più è il senso di appartenenza che mi lega a questo gruppo”.
È proprio questa una delle principali caratteristiche dei nostri incontri. Ci si sente parte di qualcosa destinato a durare. È facile leggerlo sui volti di chi partecipa agli incontri, è facile intuirlo dalla quantità di cibo che ognuno porta quando ci si trova per cena. È l’atmosfera che si respira a rendere unici quei momenti, nelle menti e nei cuori di tutti.
Un’altra cosa di cui andare orgogliosi è che in questo articoletto si può parlare anche di direzione futura del gruppo giovani. Ci accontentiamo di rimanere così o proveremo a unirci ancora di più? Il cammino e i Promessi Sposi in dieci minuti alla festa di San Galdino saranno seguiti da altre esperienze? Secondo voi? Noi di certo non ci accontentiamo di quello che abbiamo costruito, nonostante ne siamo fieri ed orgogliosi.
“Sono contenta di come stanno andando le cose – dice sempre Maria – ma mi auguro che il gruppo possa diventare sempre più attivo e propositivo”.
Questo è esattamente l’augurio più importante che ci si possa fare! Che il gruppo giovani, oltre che essere bello dall’interno, possa essere visto come un esempio di impegno ed amicizia.
Vale e Claudio