AVVENIRE 8 marzo 2016
Non solo «niente copertine» di giornali, come dice papa Francesco con una tristezza inascoltata come forse mai prima. Ma neanche una breve in cronaca. Questo vale per il sistema dei media e per i potenti del mondo la strage di Aden: il massacro di quattro suore dell’ordine di Teresa di Calcutta, sorelle di tutti, e dei loro collaboratori musulmani.
Le hanno odiate a morte perché spose di Cristo e testimoni della civiltà dell’amore dentro una guerra che proprio mai è stata “civile” in Yemen, periferia d’Arabia, epicentro dello scontro tra sunniti e sciiti reso più letale da compiacenze internazionali e mercanti d’armi d’Occidente e d’Oriente. Quando ci sono martiri veri, troppi non vedono, non spiegano e non denunciano.
L’odio e l’ingiustizia continuano a circolare e a crescere. E i cristiani, e con loro uomini e donne di buona volontà di ogni fede, continuano a essere crocifissi. Oggi, 8 marzo, noi diciamo sopra a tutti i nomi di Annselna, Judith, Margarita e Reginette. Serve cristiane dei più poveri e dei senza potere. Donne di Dio: buone, libere, coraggiose. Neanche degne di una breve in cronaca. L’indifferenza uccide, e riuccide.
Marco Tarquinio